Con il termine UX writer non parliamo di una figura fantascientifica, né tantomeno di un professionista dei servizi segreti. L’UX writer è quella figura che si occupa di microcopy, ossia della scrittura di brevi e accattivanti contenuti testuali che guidano l’utente di un sito a compiere determinate azioni.

Sembra un copy, ma non lo è.

L’espressione UX writing deriva dalla fusione di due concetti: user experiencecopywriting. Questa figura, infatti, non è un vero e proprio copy, ma sviluppa microtesti che tengono conto del content design e della content strategy. Uno stratega dei micro-contenuti à la page, dunque, con l’obiettivo di fornire all’utente un’esperienza di navigazione chiara e diretta.

In pratica l’UX writer guida il fruitore nella compilazione di un form, cura l’interfaccia delle pagine 404, i messaggi di errore e di feedback, la scheda dei prodotti degli e-commerce, il messaggio della Call to Action, le voci dei menù e tanti altri microtesti.

La loro peculiarità è la forma con cui comunicano il messaggio. Il punto di forza dell’UX writer, infatti, è la conoscenza del target a cui si rivolge: in un sito dedicato ai giovani il tone of voice sarà diretto e confidenziale, in un sito istituzionale il tono sarà formale e autorevole.

L’UX writer (r)esiste e lotta con noi!

La figura dell’UX writer è relativamente recente e la sua considerazione nel settore del web editor sta prendendo piede, anche se ancora non se n’è capita la reale importanza. L’UX writing si concentra sull’esperienza dell’utente che approda su una piattaforma online. Il suo ruolo è ben definito e facilmente distinguibile da quello di un copywriter, basta tenere fissi questi 5 concetti chiave estratti da Ux Collective:

  1. Usa parole semplici per spiegare concetti.
  2. È orientato al prodotto.
  3. Lavora con i designers.
  4. Produce conversioni.
  5. Non può lavorare da solo.

In poche parole, l’UX writer non deve sottostare al dogma googliano che vuole che a un testo lungo corrisponda una buona ottimizzazione SEO. Deve, al contrario, puntare all’ottimizzazione di un’interfaccia web attraverso testi chiari, puntuali, brevi ma anche accattivanti ed emozionali. Per fare questo, non può chiudersi in uno sgabuzzino e compiere tutto il lavoro da solo. L’UX writer necessita di un team di designers e sviluppatori con cui relazionarsi e sviluppare una strategia adeguata. Per farlo ha bisogno di conoscere gli effettivi movimenti che gli utenti compiono durante la loro navigazione, e le cosiddette “mappe di calore” (heatmap). Sapevi che ci sono dei programmi che ti permettono di farlo? Un esempio è Hotjar.

https://youtu.be/6VZ32LF30Ok

 

In soldoni, cosa fa un UX writing?

In conclusione, ricapitoliamo i concetti pratici che delineano le mansioni dell’UX writing:

  • Analizza il concept della piattaforma online.
  • Studia il target a cui il sito si riferisce.
  • Definisce il tono con cui rapportarsi all’utente del sito o dell’app.
  • Stila i mini-testi per invogliare l’utente a compiere azioni rapide e istantanee.
  • Ottimizza i mini contenuti per ogni specifico campo.
  • Studia e confronta le variabili di una strategia attraverso test A/B.

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