Storytelling fotografico in hotel: come sfruttarlo per raccontarsi al meglio

Ciao! Sono Kostis Dertouziadis, designer, fotografo e consulente di brand image. Da oltre 30 anni mi occupo di comunicazione visiva e strategie digitali per aiutare aziende, hotel e professionisti a raccontarsi al meglio. Unisco creatività e tecnica per costruire identità visive coerenti, efficaci e memorabili, attraverso progetti su misura che spaziano dal branding alla fotografia, fino al web design. Ogni immagine, ogni dettaglio, parla del tuo brand: il mio compito è fare in modo che lo faccia nel modo giusto.

Oggi voglio parlarti di un tema che ritengo fondamentale per chi gestisce un hotel o una struttura ricettiva: lo Storytelling fotografico in hotel.
Non si tratta semplicemente di fare delle belle foto, ma di raccontare una storia attraverso le immagini, trasmettere emozioni, evocare atmosfere e – soprattutto – creare un immaginario in cui il tuo ospite possa immedesimarsi.

Perché lo storytelling fotografico è così importante?

Perché le immagini sono il primo contatto che un potenziale cliente ha con la tua struttura.
Nel giro di pochi secondi, mentre scorre una pagina web o un feed Instagram, decide se valga la pena approfondire o meno. E spesso quella decisione si basa solo sulle immagini.

Ecco perché la fotografia non è solo estetica, ma strategia.

Le foto devono parlare del tuo spazio, certo, ma soprattutto devono raccontare come ci si sente a viverlo: relax, eleganza, accoglienza, autenticità…
Non stiamo vendendo solo camere: stiamo vendendo esperienze.

Cosa rende efficace uno shooting fotografico?

Un buon servizio fotografico nasce prima dello scatto, da un’attenta progettazione.
Io, ad esempio, non mi limito mai a “fare foto”. Lavoro su un concept: studio gli spazi, il target della struttura, il tono emotivo da comunicare. Ogni ambiente viene allestito in modo coerente, senza forzature, rispettando l’identità del brand.

E soprattutto, punto sempre sulla sincerità.
Una bella foto deve attrarre, certo, ma non deve tradire le aspettative. Il cliente deve ritrovare, dal vivo, la stessa atmosfera che ha percepito nelle immagini.

3 errori da evitare assolutamente

Se vuoi davvero distinguerti, ci sono almeno tre errori che consiglio di non commettere:

  1. Affidarsi a chi non è specializzato
    Fotografare interni richiede competenze tecniche specifiche. Un fotografo generico o – peggio – il fai-da-te, rischiano di compromettere il risultato finale. È un investimento che fa la differenza.
  2. Risparmiare pensando che “tanto bastano due foto”
    Un buon servizio fotografico può moltiplicare le prenotazioni. Spesso non si percepisce subito il ritorno sull’investimento, ma la realtà è che le immagini vendono. Eccome se vendono.
  3. Sottovalutare i tempi necessari
    Uno shooting professionale richiede tempo. Dalla fase preparatoria (sopralluoghi, scaletta, allestimento degli spazi), alla realizzazione degli scatti, fino alla post-produzione. Tutto va pianificato con attenzione. Il risultato sarà all’altezza solo se si rispettano questi tempi.

Quando la fotografia crea identità

Ricordo bene una trasferta che ho fatto per fotografare una struttura ricettiva: il lavoro è stato intenso, fatto in tempi molto stretti, ma alla fine il risultato è stato sorprendente.
Una volta online con il sito aggiornato, le prenotazioni sono aumentate sensibilmente. Ma più di tutto, quella struttura ha iniziato a esistere davvero agli occhi del pubblico, grazie a un’identità visiva forte e riconoscibile.

Un metodo di lavoro che funziona

Nel mio approccio, dopo aver realizzato gli scatti richiesti, spesso mi prendo del tempo per produrre anche alcune immagini che raccontano la mia personale visione degli spazi.
Spesso sono proprio questi scatti più “creativi” a colpire nel segno. È un modo per arricchire il lavoro e offrire al cliente uno sguardo diverso, ma sempre coerente con il messaggio da trasmettere.

E il futuro?

Lo storytelling visivo oggi non si ferma al sito web.
I social sono diventati la nuova vetrina. E in un mondo in cui tutto si decide nel tempo di uno scroll, bisogna essere capaci di catturare l’attenzione e raccontare qualcosa in un attimo.

Foto, video, reel, testimonianze… tutto contribuisce a una narrazione efficace.

Ma attenzione: avere uno smartphone non significa essere fotografi.
Produrre immagini di qualità richiede competenza, visione e coerenza. È un lavoro, e va trattato come tale.

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Scrivimi, mi farà piacere aiutarti a valorizzarla con immagini che parlano davvero di te.

A presto,
Kostis